BREVE DOSSIER A CURA DI
FORZA NUOVA CROTONE
E FORZA NUOVA CASTROVILLARI,
SU RAFFAELE LOMBARDO ED IL MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA.
Federalismo vuol dire ognuno si tiene quello che ha, ovvero il nord il potere economico le industrie la ricchezza, a noi rimane povertà, disperazione e criminalità. Che sia chiaro lungi da noi il tentativo di promuovere assistenzialismi, non sono nella nostra cultura e visione “operaia” della vita, che prevede una vera e propria mistica del lavoro come continuazione divina in terra dell'opera di Dio, però un eventuale federalismo sarà per noi una sorta di apartheid, che si tradurrà in alcuni temi fondamentali in un disimpegno del resto della nazione, condannandoci a divenire terra di macerie. Da queste considerazioni la necessità di mobilitarsi contro la deriva federalista che prende piede anche al sud, istanze dei potentati del nord portate avanti dal movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo, che diviene dopo essersi riciclato da ex democristiano, baluardo e “ambasciatore” di Bossi. Bisogna mobilitarsi al più presto contro la deriva federalista, che questa volta purtroppo non tuona da Legnano ma da Catania.
ECCO CHI E' RAFFAELE LOMBARDO:
Raffaele Lombardo è il nuovo “catalizzatore sud” dei poteri forti del Nord, per nulla faccia nuova della politica, partecipa alla fine degli anni settanta alla gioventù DC catanese e con la Dc farà carriera all’ombra di Calogero Mannino. Consigliere ed Assessore al Comune di Catania, diventa nel 1986 deputato alla Regione Siciliana e, rieletto nel 1991, diviene assessore regionale agli Enti Locali. Ebbe delle vicissitudini nell’epoca di Tangentopoli, iniziate nel 1992 con un arresto per abuso d’ufficio, e dopo essere stato condannato in primo grado, assolto in appello dallo scandalo giudiziario. Nel 1994 fu coinvolto, e ancora arrestato per corruzione, per lo scandalo dell’appalto dei pasti all’ospedale di Catania, dell’azienda dell’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini. Sospeso dalla carica di deputato ai sensi della legge 55/1990 e successive modifiche, dal 22 luglio al 29 settembre 1994.
Nel dicembre 1994 lascia anticipatamente l’Assemblea regionale. Alla fine Pellegrini patteggia ammettendo di avere versato 5 miliardi ad alcuni politici, tra cui Lombardo, ma per i giudici alla fine furono solo un regalo, e il reato derubricato a finanziamento illecito ai partiti, e quindi prescritto.
Lombardo allora torna in politica e diventa europarlamentare nel 1999 nel Centro Cristiano Democratico, vicesindaco di Catania nel 2000 ed eletto presidente della provincia di Catania nel 2003. Nel 2004 viene riconfermato europarlamentare, dopo le dimissioni di Salvatore Cuffaro, nell’UDC, partito del quale è segretario regionale fino al 2005.
Forza Nuova Crotone
Forza Nuova Castrovillari